La nostra storia
Le leggenda del
leon d’oro
Un’antichissima leggenda, che risale al periodo delle Tre Venezie, narra che un angelo dal corpo di leone alato annunciò queste parole all’evangelista San Marco, naufrago sulle rive della laguna:
«Pace a te, Marco, mio evangelista.
Qui riposerà il tuo corpo.»
Da quell’annunciazione, il leone alato fu sempre associato alla venerazione del Santo, tanto che nei secoli a venire divenne il simbolo immortale della Serenissima, ma anche di molte altre città che all’epoca erano sotto il dominio della Repubblica Veneta, compresi i territori dell’odierno Alto Garda Trentino.
Quello che pochi sanno è che dopo aver fatto il suo annuncio, l’angelo a forma di leone, stanco e assetato, girovagò a lungo in cerca di ristoro. Verso sera, le sue ali sciupate e le sue zampe infreddolite a un tratto smisero di sorreggerlo e precipitò vertiginosamente al suolo.
Il tonfo del leone destò nella notte gli abitanti di un piccolo borgo che accorsero in strada per capire cosa fosse successo. Ad un tratto qualcuno gridò: “un leone con le ali! Un leone con le ali è caduto dal cielo! “
Il povero leone era davvero malconcio quando fu ritrovato, aveva un’ala spezzata che non gli permetteva di riprendere il volo e una zampa dolorante. Gli abitanti del borgo lo soccorsero, portandogli subito da mangiare e da bere. Se ne presero cura come se fosse uno di loro. Gli curarono l’ala spezzata e gli diedero un letto per riposare.
Senza quelle generose premure, il leone non avrebbe superato la gelida e fredda notte d’inverno. Alle prime luci dell’alba, quando la gente del borgo si risvegliò, del leone alato non vi era più traccia. Aveva ripreso il suo volo, rinvigorito dalle cure e dall’ospitalità di quelle persone sconosciute.
Ma la sua riconoscenza per la gente che lo aveva soccorso non tardò a palesarsi. La mattina stessa nel borgo comparve un maestoso simbolo d’oro raffigurante un leone alato e che…ancora oggi si trova lì dove venne ritrovato: a Riva del Garda in via Fiume 28.
Si parte da lontano…
La nostra storia
Il Ristorante Pizzeria Leon D’Oro è stato fondato nel 1922 ed è dal 1939 di proprietà della famiglia Salvaneschi. Disposto su quattro sale con volte a botte, è stato ristrutturato completamente nel 2001, mantenendo integri gli originali arredamenti in legno antico di stile Austro-Ungarico. Proponiamo due distinte linee di cucina: una di territorio ed una di mare. Tra i piatti trentini vantiamo specialità come gli strangolapreti, la pasta fatta in casa trafilata a bronzo e la carne salada della Macelleria Bertoldi di Riva, la più antica della nostra città. I piatti di mare sono realizzati con materie prime freschissime tra cui vongole, cozze tarantine, tonno rosso sashimi, sogliole, rombi, branzini e calamari alla griglia.
Non vanno dimenticate alcune specialità tipiche del nostro lago come i Bigoi alle sarde del Garda e pomodorini confit, la trota ed il salmerino alpino nelle due versioni affumicata a freddo oppure alla griglia. Molti anche i piatti a base di tartufo nero fresco di Norcia e i risotti che sono la vera specialità del nostro locale. Offre, inoltre, carne di alta qualità come l’Angus irlandese selezione “Drumlin Gold” alla griglia, la tagliata di petto d’anatra francese e la costata di Scottona inglese. Ben fornita la cantina con più di 160 etichette selezionate con cura tra i migliori vini regionali e nazionali.